Le correzioni
agosto 11, 2016 in Puntate e recensioni
puntata dell’11 agosto 2016
un libro di Jonathan Franzen,
Avete presente le persone che devono ficcare il naso in ogni aspetto della vita degli altri? Enid è così. Madre di tre figli, ormai settantenne, ha trascorso buona parte della propria vita ad indicare con metodica premura le presunte o tali deviazioni dal seminato intraprese dai membri della propria famiglia. Ora si ritrova con Alfred, il marito di poco più vecchio di lei, malato di Parkinson, alle soglie di una lugubre demenza e con un’incapacità cronica di comunicazione coltivata a dovere durante la vita coniugale.
I figli, fortemente diversi l’uno dall’altro, sembrano assomigliarsi solo per una cosa: sono tutti lontani da casa. Gary, primogenito responsabile e premuroso padre di famiglia, torturato da una moglie capricciosa; Chip, l’irresponsabile che per un paio di gravi violazioni del codice etico perde la cattedra tanto agognata; Denise, chef di successo, paladina della privacy e dalla vita sentimentale ingarbugliatissima.
Il Natale incombe, i cinque sembrano essere su pianeti sempre più distanti, quando l’asteroide di un brevetto e di una potenziale cura che potrebbero modificare le sorti del padre, fanno capolino nel loro cielo. Ne consegue una corsa affannata incontro e contro agli eventi, con riflessioni e sprazzi di quotidianità incastonati tra Philadelphia, il Midwest, New York e la Lituania. Cosa ne sarà di Alfred? Riuscirà Enid a somministrare la piccola purga di correzioni anche per questo Natale?
La scoperta del finale la lasciamo ovviamente ai lettori. Suggeriamo solo di fare caso alle provocazioni dell’autore verso una società fin troppo immersa in consumismo e strisciante perbenismo d’altri tempi, cogliendone lo spiccato umorismo – la scena di Alfred che con l’orribile impermeabile nero precipita in mare per un equivalente di otto piani di crociera è memorabile – e la capacità di descrivere cambiamenti impercettibili e pertanto… determinanti nei personaggi.
Buona lettura e buon ascolto!
Sandra Simonetti
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